di trauma. È richiamato soprattutto il contributo di Freud sulle nevrosi di guerra - Introduzione al libro “Psicoanalisi delle nevrosi di guerra” (1919).
La guerra, infatti, ha messo sotto gli occhi degli psichiatri italiani l'esistenza di una “strana malattia”: è la nevrosi traumatica, da cui Freud prenderà l'avvio per la revisione della sua teoria delle pulsioni9, e di fronte a cui anche la psichiatria italiana inizia a vacillare tra il vecchio e il nuovo.
Lo psichiatra era soprattutto un alienista ed il piccolo numero di specialisti che faceva capo a Freud era considerato come professionalmente non del tutto rispettabile. La considerevole incidenza delle nevrosi di guerra scosse non poco la psichiatria e la medicina nel suo complesso» (p.
Freud S. (1914). Dalla storia di una nevrosi infantile. (Caso clinico dell'uomo dei lupi). O.S.F., 7.
Freud S. (1915). Considerazioni attuali sulla guerra
Qualche anno dopo Freud riprende l'argomento introducendo i lavori sulle nevrosi di guerra di alcuni suoi allievi, raccolti in volume (Freud 1919).
Egli concorda con Jones sul fatto che questa parte della teoria non si sia ancora dimostrata valida per le nevrosi di guerra, ma auspica si possa ottenere nel tempo, studiando i rapporti tra spavento, angoscia e libido (Freud 1919, pag.
di ammalarsi nervosamente. O.S.F., 6.
Freud S. (1915-17). Introduzione alla psicoanalisi. O.S.F., 8.
Freud S. (1919). Introduzione al libro “Psicoanalisi delle nevrosi di guerra
Il tentativo originale e originario di fondazione della psicoanalisi da parte di Freud sta nel fatto di ipotizzare l'esistenza di un simile trauma psichico per l'isteria comune (che diverrà quindi, come indicato, da Baranger, Baranger & Mom [1988], trauma psichico infantile); successivamente, affrontando la questione della nevrosi di guerra e della nevrosi traumatica, Freud (1919) proverà anche a ricombinare queste due dimensioni del trauma, cioè fisica (shock somatico) e psichica (spavento).
55-60), Freud (1919) si vede costretto a riprendere le sue precedenti considerazioni sulle nevrosi di guerra così da ulteriormente specificare che il trauma è effrazione reale della barriera psichica protettiva (Freud, 1920), cioè è una metaforica ferita dell'apparato psichico.
Freud S. (1919). Introduzione al libro “Psicoanalisi delle nevrosi di guerra”.
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La citazione più nota è l’analogia tra la tecnica psicoanalitica e un metallo prezioso: «È anche molto probabile che l’applicazione su vasta scala della nostra terapia ci obbligherà a legare in larga misura il puro oro dell’analisi con il bronzo della suggestione diretta; anche l’influsso ipnotico potrebbe riacquistare una sua funzione, com’è accaduto nel trattamento delle nevrosi di guerra» (Freud, 1918, pp.
Ribadirono invece con forza anche per tali quadri la necessità della definizione di “nevrosi di guerra” (Kriegsneurosen), come tali comprensibili a condizione della messa in evidenza delle componenti pulsionali sottostanti. Cfr. anche Freud
nevrosi di guerra. In Fondamenti di psicoanalisi, vol. III. Rimini, Guaraldi, 1974.
Fornari F. (1975). Genitalità e cultura. Milano, Feltrinelli.
Freud
Freud S. (1916b). Alcuni tipi di carattere tratti dal lavoro psicoanalitico. O.S.F., 8.
Freud S. (1919). Introduzione al libro “Psicoanalisi delle nevrosi di guerra
Lungo tale linea si orienta così lo studio degli stati di lutto (Freud, 1915c), delle nevrosi narcisistiche (Freud, 1914b), delle nevrosi di guerra (Freud, 1919) e del masochismo (Freud, 1924b).
Freud S. (1919). Introduzione al libro “Psicoanalisi delle nevrosi di guerra”.
Nel novembre del 1918 egli così si lamentava in una lettera a Ferenczi:
La nostra psicoanalisi in realtà ha avuto anche sfortuna: non appena essa comincia ad interessare il mondo a causa delle nevrosi di guerra, giunge la guerra a termine (Brecht et al., 1985, p. 28).
Freud
Durante la prima guerra mondiale Freud aveva posto la psicoanalisi al servizio della guarigione delle nevrosi di guerra, con lo scopo di rimettere i soldati in grado di unirsi alle truppe in combattimento. Fu al Congresso di Budapest del 1918 che quegli psicoanalisti che in qualità di medici militari avevano condotto queste terapie esposero i loro risultati:
Noi speriamo - scrive la presidenza di tale Congresso due settimane più tardi al dipartimento sanitario dell'imperial ministero della guerra prussiano a Berlino - che il metodo di trattamento psicoanalitico realizzerà importanti successi nel tanto importante campo delle nevrosi di guerra, così come nella riabilitazione degli invalidi di guerra nevrotici (Brecht et al., 1985, p. 27).
L'altra cosa di cui Freud
Il testo del 1915, precedente alla elaborazione della teoria sulla pulsione di morte (scaturita, com’è ben noto, proprio dal tentativo di comprendere le nevrosi di guerra), è meno mitologico e in qualche modo più aderente alla drammatica situazione storica. Troviamo qui un Freud
di una nevrosi infantile. O.S.F., 7.
Freud S. (1915-17). Introduzione alla psicoanalisi. O.S.F., 8.
Freud S. (1919). Introduzione al libro “Psicoanalisi delle nevrosi di guerra
FREUD identifica la situazione traumatica in particolare con la situazione della nascita e della prima vita postnatale. Le nevrosi attuali e le nevrosi di guerra
Questa diagnosi di Glover delle nevrosi di guerra come disfattismo collegato al non sentirsi amati, oltre ad incontrarsi con la diagnosi fatta da Freud sulla disfatta tedesca nella guerra
(5) Vedi COMFORT ALEX, Authority and Delinquency in the Modern State, Routledge and Kegan, 1950, Londra.
In tal modo avvertiamo in noi una specie di conflitto tra l'etica individuale e l'etica di gruppo; conflitto che Freud aveva intuito come nucleare nelle nevrosi di guerra.
Questa diagnosi di Glover delle nevrosi di guerra come disfattismo collegato al non sentirsi amati, oltre ad incontrarsi con la diagnosi fatta da Freud sulla disfatta tedesca nella guerra 1914-18, potrebbe essere — secondo noi — uno dei punti dai quali partire per indagare la situazione atomica attuale nella quale la crisi della guerra, sia come difesa che come offesa, sembra mettere in crisi sia il rapporto di fiducia nell'autorità dalla quale ci si aspetta di essere protetti, che la possibilità di deviare sul nemico l'aggressività.
In tal modo avvertiamo in noi una specie di conflitto tra l'etica individuale e l'etica di gruppo; conflitto che Freud aveva intuito come nucleare nelle nevrosi di guerra.
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Ricordiamo che Freud (1915-17) suggerì che al cuore di ogni conflitto nevrotico vi fosse un nucleo di nevrosi attuale, e nella Introduzione al libro “Psicoanalisi delle nevrosi di guerra” (Freud, 1919) fece la seguente sorprendente affermazione, spesso poco considerata: «La rimozione che sta alla base di ogni nevrosi può a buon diritto essere definita come la reazione a un trauma, come una nevrosi traumatica elementare» (pp.
Freud S. (1919). Introduzione al libro “Psicoanalisi delle nevrosi di guerra”.
Esistono alcune eccezioni: l'indagine di Freud su masse non organizzate e istituzionalizzate, l'analisi delle cosiddette nevrosi di guerra e dei danni psichici dei deportati in campi di concentramento e dei loro discendenti.